Riceviamo e pubblichiamo comunicato Ansa circa la nomina di un commissario straordinario per lo snellimento dell’iter procedurale del raddoppio Ponte Corleone e relativa manutenzione.
PALERMO, 11 MAR – Il Ponte Corleone di Palermo entra fra le opere strategiche e Roma invierà un commissario straordinario. L’Ottava Commissione del Senato, che si occupa di Trasporti, ha inserito l’opera fra quelle che riceveranno un impulso nazionale per la realizzazione. Il Ponte Corleone di Palermo si trova al punto numero 27 della bozza di decreto del Presidente del Consiglio, che ha avuto il placet dell’apposita commissione. Lo scrive BlogSicilia. La scelta avviene all’indomani dell’incontro nei locali del ministero delle Infrastrutture, tra il viceministro Teresa Bellanova e il presidente del Consiglio comunale di Palermo Salvatore Orlando, alla presenza del presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone e del capogruppo di Italia Viva a Sala delle Lapidi Dario Chinnici. “Le infrastrutture sono il vero motore dello sviluppo economico di un territorio – aveva detto ieri Salvatore Orlando – principio che vale ancor di più in Sicilia e a Palermo che scontano un grave gap che va colmato in fretta per non perdere il treno della ripresa, come dimostra il caso del ponte Corleone di Palermo che ha bisogno di interventi urgenti e risolutivi”.
L’arrivo di un Commissario Straordinario da Roma suona come una sonora bocciatura per la macchina Comunale, incapace di non aver saputo sfruttare i finanziamenti relativi al raddoppio del Ponte Corleone. Ma ci sarebbe anche l’appalto per il Sottopasso Perpignano, ingolfato nella burocrazia.
Ma attenzione, bisognerà pensare anche ad un nuovo attraversamento sull’Oreto: Ponte Corleone e Ponte Oreto sono ben distanti fra loro e in passato complici soprattutto incidenti stradali, non cerano molte alternative se non rimanere intrappolati lungo la circonvallazione o deviare verso via Oreto.
Già nel 2014 evidenziavamo la necessità di realizzare un nuovo ponte, oggi più di prima visto che in futuro si dovrà pensare anche alla manutenzione ordinaria e straordinaria del Ponte Oreto.
OTTIMA NOTIZIA !!!!
Come scrive la redazione di MOBILITA PA :
“L’arrivo di un Commissario Straordinario da Roma suona come una sonora bocciatura per la macchina Comunale, incapace di non aver saputo sfruttare i finanziamenti relativi al raddoppio del Ponte Corleone.”
Ma soprattutto una bocciatura clamorosa per il sindaco e.per gli assessori Catania e Prestigiacomo, che in questa occasione ( e non solo ) si sono distinti per il loro…..immobilismo.
Un plauso particolare per il presidente del consiglio comunale Salvatore Orlando, uno dei pochi che ha dimostrato senso di responsabilità , nonostante le critiche del sindaco per il suo “eccessivo attivismo”.
Ora bisogna pensare anche al ponte Oreto, la cui situazione è molto più delicata del ponte Corleone.
Carissimo belfagor, condivido pienamente ogni tuo pensiero e in più aggiungerei di fare altri ponti e/o viadotti che superino l’alveo del fiume oreto, perché non si debba andare sempre in emergenza, ma dare più opportunità di spostamento alla popolazione e ai commercianti!!!!
Se tutto andrà come deve, in programma c’è il ponte da realizzare insieme alla linea tram per Bonagia.
Caro Moscerino, hai perfettamente ragione.
Non è possibile che ci siano solo 4 ponti che uniscono le due sponde del fiume Oreto.
Di questi solo due sono in buone condizioni mentre il ponte Corleone e il ponte di via Oreto sono pericolanti.
Ci sarebbe anche il cosi detto “ponte Bailey alla Guadagna” ma quello è un monumento dell’inettitudine della nostra “amministrazione”.
Fu inaugurato nel lontano 1996 ,“ in pompa magna”, dal sindaco di allora , un certo Leoluca Orlando Cascio.
Si tratta di un ponte “provvisorio”, installato in pochi giorni dal Genio militare, che doveva servire ad alleggerire “momentaneamente” il problema del traffico caotico di tale zona della città .
Nel giro di qualche mese, fu promesso dal sindaco, sarebbe stato sostituito da un vero ponte: il progetto era pronto e i finanziamenti c’erano.
Chiaramente si trattava della solita “promessa”.
Infatti sono passati 25 anni ( un quarto di secolo) da allora e del nuovo ponte Guadagna si sono perse le tracce.
Buona come notizia. Aspettiamo di vedere fatti e cantieri; e poi non ci interessa della sonora bocciatura, in fondo Orlando se l’è cercata.
Che si tratta di una operazione politica non ci sono dubbi, fatta dai renziani che tanto hanno dato al nostro paese nel lontano passato ma anche ultimamente.. che ovviamente con questa operazione vogliono lanciare lo sprint per il nuovo sindaco.
A Orlando non gliene frega niente, certo una malafigura potente la fa il suo compare che mai si è interessato al ponte, certo avere il fuoco amico che gli fa le scarpe non sarà cosa gradita..
Ps Belfagor mettici pure la strada della nuova struttura del ministero degli interni
Non pensare a quella strada e pensare ai pattini è davvero da inchiesta giudiziaria
Bisognerebbe commissariare tutta la città. Non solo per i ponti di cui sopra, ma anche per l’asfaltatura delle strade. Non se ne può più. Ci sono buche e voragini dappertutto. Via Goethe, via Volturno ed altre centralissime vie cittadine fanno sembrare Palermo come Sarajevo appena bombardata, per non parlare, poi, di chi fa i rattoppi che butta il bitume a terra giusto per metterlo e crea una roba peggio del buco che c’era sotto. Chi circola in moto sente ancora di più il disagio. Ma è possibile che non si trovi una soluzione?
L’ennesimo fallimento di un sindaco che ormai e solo dedito alle ordinanze per chiudere strade e passeggiate per il Covid.
Colgo l’occasione per chiedere scusa a tutti quanti per il fatto di averlo votato: sono profondamente rammaricato e me ne vergogno!
Nessuno ne sentirà la mancanza del #sindacolosafare , eccetto quel leccapiedi che mette a tutti pollici versi per averlo affermato. Non potrà neppure ricandidarsi così nemmeno i Palermitani più scemi faranno lo stesso errore per la terza volta consecutiva, la quinta in totale. Non mi è mai piaciuto, nemmeno negli anni ottanta. Gia da allora sapevo che i suoi erano solo interventi di “facciata” (e non mi riferisco ai palazzi del centro storico o al Teatro Massimo). Gia da allora servivano infrastrutture decenti (per qui tempi) per il Viale Regione.
Mobilità dolce a Palermo: passeggiare nelle strade pedonali, muoversi in bicicletta nelle piste ciclabili, muoversi in tram, muoversi con un monopattino, noleggiare una bici in bike sharing, muoversi nella ZTL respirando aria limpida e piena di farfalle colorate, noleggiare un’auto in car sharing.
Mobilità amara a Palermo: camminare sui marciapiedi spappolati rischiando di slogarti una caviglia o cadere (la manutenzione non rientra evidentemente nel programma di mobilità urbana del Comune di Palermo), guidare
una bicicletta, una moto o un’auto sull’asfalto bombardato delle strade (la manutenzione non rientra evidentemente nel programma di mobilità urbana del Comune di Palermo) danneggiando giorno dopo giorno il proprio veicolo o la propria colonna vertebrale, attraversare un ponte pregando a Santa Rosalia di non sprofondare giù proprio quando ci passi sopra (la manutenzione non rientra evidentemente nel programma di mobilità urbana del Comune di Palermo), mettersi alla fermata AMAT senza sapere quanto tempo devi aspettare prima che l’autobus arrivi.
Insomma una visione della mobilità urbana assai limitata, troppo alla “moda” ossia la “moda verde” importata parapara da altre nazioni ed altre mentalità ma priva di sostanza concreta che possa sostenerla, piuttosto approssimativa, insomma in 4 parole alla cazzo di cane.
Sempre su Ponte Corleone vorrei far notare un altro, ennesimo, delirio di questa amministrazione. In stile un bel cartello e problema risolto, c’è il divieto di transito ai pedoni su ponte Corleone.
Ci pensavo giusto questa mattina osservando un pedone che con difficoltà e rischio passava sul ponte girando anche intorno al mezzo usato per ispezionare il ponte.
Per il comune tutto ciò è normale. Tanto basta fare un giro di 6,2 km a piedi per superare comodamente 50 metri di strada.
Caro Beppe, non esagerare: basta fare un percorso “alternativo” è hai risolto il problema.
Peccato che i “geni” dell’Ufficio (im)mobilità e la polizia municipale si sono dimenticati di dirci quale sarebbe il ….percorso alternativo.
Non esiste, la colpa è di Orlando che non ha riempito la valle dell’Oreto di ponti 🙂
Dispositivo dell’art. 604 bis Codice Penale
Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:
a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell’assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni.
Si applica la pena della reclusione da due a sei anni se la propaganda ovvero l’istigazione e l’incitamento, commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione, sulla minimizzazione in modo grave o sull’apologia della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra, come definiti dagli articoli 6, 7 e 8 dello statuto della Corte penale internazionale(1)
Abitare oltre l’Oreto non può essere motivo né di discriminazione, né di derisione..
Quale sarebbe il senso ? Non mi è chiaro.
Questo continuo sbeffeggiare i palermitani e continuare a deridere e ignorare chi sta oltre il ponte.. questo è razzismo!!
Ci si permette pure di fare dell’ironia quando la sicurezza di tutti dovrebbe essere il primo obiettivo..
Qui il problema va bel oltre la probabile discriminazione massonica e ideologica delle “sinistre” neofasciste e neoliberiste. Se crolla quel ponte tutta la tangenziale si spezza in due e quindi la città di Palermo. E chi deve andare a Catania si troverà fortunato solo se abita da Bonagia in poi. Chi deve andare a Mazara Del Vallo invece sarà fortunato chi abita prima del Ponte (Calatafimi, Basile, etc…). E dato che è l’unico efficiente percorso tra le due autostrade chi viene da Trapani avrà problemi per andare a Messina/Reggio o Catania e viceversa. Perché ridurci a questo prevedibilmente ? Prevedendo questa nuova catastrofe non c’è da esitare per evitarla. Tuttavia…
Ma questa è una polemica tua od è iniziata da qualche parte ?
Perché quel ponte rappresenta molto, molto di più. Anche se non lo è, viale regione è un raccordo autostradale, la cui importanza va al di la della città, si estende alla provincia ed oltre.
Ovvia l’importanza del collegamento, ma qualcuno non accoglie le opinioni altrui perfino se sono giuste e in linea con l’attualità quotidiana. Ma che problemi hanno ? Percepiscono il reddito di nullafacenza in barba allo Stato cioè noi e se ne fregano se esso va a rotoli ?? Tipico della massoneria di oggi, nata dalle cospirazioni ed attentati di ieri che ha plasmato le ideologie e l’ignoranza e presunzione della gente oggi. Seguono esclusivamente i loro ideali e nient’altro, restando nell’inconsapevolezza in eterno sine die.